Ipnosi regressiva
(Relazione presentata al Convegno SIMP 2001)
a cura della dott. Luisa Merati
Medico chirurgo, coordinatore del Centro Medicina Psicosomatica.
Specializzata in psicoterapia, psicologia clinica, allergologia, immunologia, nefrologia; diploma di ipnosi (AMISI), diploma di psicoterapia a indirizzo psicosomatico.
Coordinatore sezione SIMP S. Carlo – Naviglio Grande.
è stata allieva di Brian Weiss al Past Life Professional Training presso l’Omega Institute (Rhinebeck-New York)
Lo sviluppo della psicologia prenatale, ha portato alla consapevolezza di quanto siam influenzati già durante la gravidanza, quando la mamma non soltanto ha respirato e mangiato per noi, ma ha trasmesso, tramite impulsi nervosi, anche alcuni suoi stati d’animo.
Tutto questo definisce una profonda traccia che si trova racchiusa nella nostra memoria biologica, spesso portatrice di un contenuto fortemente traumatico. In tal caso, però, la ferita psichica potrà essere curata con l’ipnosi regressiva.
Capita, non di rado, infatti che, per accadimenti negativi della nostra vita, non si riesca ad individuare delle spiegazioni soddisfacenti e così succede che molte persone cerchino nella regressione ipnotica d’età il mezzo per scoprire qualcosa di più. Alcuni potrebbero cercare addirittura di andare oltre alla propria nascita, pensando di riuscire a individuarne le cause in presunte vite precedenti. Molti credono nella reincarnazione e molti possono chiedere agli ipnoterapeuti di effettuare una seduta ipnotica per scoprire le proprie vite precedenti.
La regressione ipnotica d’età consiste nel proporre al soggetto ipnotizzato di trovarsi in un tempo passato della sua vita oppure in una vita antecedente a quella attuale. Ci si potrà riferire a periodi molto recenti (giorni, settimane, mesi); lontani (gravidanza, parto, infanzia ecc.); oppure molto lontani (anche secoli o millenni )
La regressione ipnotica consiste nella chiedere al soggetto di rivivere ciò che del suo passato non riesce a ricordare consciamente.
Esistono varie tecniche e metodi. Dopo aver svolto un’induzione ipnotica e il rilassamento si puo fare uso di uno dei procedimenti seguenti:
a. portare direttamente il soggetto al momento che si desidera esplorare;
b. lasciare il soggetto libero di andare spontaneamente dove lo porta il suo inconscio;
c. ripassare cronologicamente con il soggetto il tempo, ora dopo ora, giorno dopo giorno,settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, con la visualizzazione di un grande orologio le cui lancette girano in senso antiorario. Si può anche far immaginare un calendario che viene sfogliato al contrario fino a quando non si raggiunge la data desiderata;
d. suggerire che quando il conteggio raggiungerà un certo numero il soggetto si troverà in un altro corpo, in un altro luogo, in un altro tempo.
Anche se molti autori ritengono che per effettuare una regressione ipnotica sia sufficiente una media ipnorecettività,maggiore è la profondità ottenuta più significativi saranno i risultati. Con una ipnorecettività scarsa, il passato verrà ricostruito quasi esclusivamente come un racconto ordinario.
Le persone che prima della regressione ipnotica confermano la loro credenza nelle vite precedenti riescono più facilmente a ricostruire il loro passato precedente alla nascita, mentre i soggetti scettici in genere arrivavano solo al momento del concepimento.
Gli ipnotisti ricevono frequentemente richieste di effettuare la regressione d’età a vite precedenti. Tale desiderio è legato alla necessità di spiegare “l’inspiegabile” nella nostra vita. La fede nella reincarnazione, tipica delle religioni orientali, si sta diffondendo sempre di più in Occidente. Il contenuto delle vite precedenti, in cui il soggetto crede, diventa una fonte importante di informazioni per il trattamento psicoterapeutico.
Chi ha fatto della regressione alle vite precedenti un percorso terapeutico è stato ed è Brian Weiss psichiatra e psicoterapeuta statunitense,laureato in medicina e specializzato in psichiatria all’università di Yale,docente universitario,direttore del dipartimento di psichiatria al Mount Sinai Medical Center di Miami in Florida.Attualmente insegna negli USA all’Omega Center (NY)la tecnica detta “Past Life Therapy”.
L’inizio è stato del tutto occasionale durante il trattamento di una paziente,chiamata Catherine,sofferente di attacchi di panico resistenti ad anni di terapia ,che soffriva da sempre della paura di soffocare
Weiss racconta (“Molte vite,molti maestri”)che ha cominciato ad usare l’ipnosi regressiva per rimuovere traumi presenti nel passato di Catherine(pericolo di annegare,abuso in famiglia) senza avere risultati anche se la paziente raggiungeva una profonda transe.
Casualmente durante una seduta di ipnosi,Weiss disse alla paziente:”Regredisci fino all’epoca in cui sono iniziati i sintomi”
La paziente”con un balzo indietro di quattromila anni mi parlò di una vita trascorsa in Medio Oriente,in cui aveva un altro nome,viso,corpo e capelli diversi,e di cui ricordava dettagliatamente luoghi ,abiti e particolari.Ripercorse vari momenti della sua vita fino ai suoi ultimi istanti durante una inondazione quando era annegata,mentre la sua bambina le veniva strappata dalle braccia dalla forza delle acque.” Nella stessa seduta Catherine rivisse altre esperienze di vite precedenti
Weiss conosceva bene la paziente e riferisce che non era psicotica,non soffriva di disturbi di personalità multipla,non era alcolizzata e non faceva uso di droghe.
Weiss racconta che nel giro di pochi mesi,continuando a ricordare le sue vite precedenti sotto ipnosi la paziente è migliorata fino a che i suoi distuirbi sono scomparsi.
Da allora Weiss ha messo a punto la tecnica della “past life therapy” che consiste appunto in un percorso di terapia ipnostica durante il quale con opportune tecniche i pazienti,non tutti,possono rivivere vite precedenti risolvendo il proprio malessere.
“Molti sono riusciti a liberarsi di sintomi cronici…fobie particolari,attacchi di panico,incubi ricorrenti,paure inspiegabili,obesità,relazioni distruttive ripetute,malattie e dolori fisici etc..”
Riferisce che i soggetti non sono persone facilmente suggestionabili,e ricordano/rivivono le vite precedenti con molti particolari realistici…..”E’ importante la consapevolezza di non morire,di sopravvivere al proprio corpo,di essere immortali”
Secondo la past life therapy è importante che ,anche se si crede nella reincarnazione ,non si intenda il “karma” come una punizione per colpe commesse nelle vite precedenti :per esempio subire violenza non costituisce una punizione per colpe passate ,una lezione o uno schema ereditato da una vita precedente.
“Scegliendo di reincarnarsi in una determinata famiglia entro ben precise circostanze,non si è certo disponibili ad accettare abusi,lo si è però ad imparare un certo insegnamentoe a partecipare a un dramma”
La terapia della regressione aiuta ad una maggior presa di coscienza dei problemi,ne amplia la consapevolezza contestualizzandoli in una prospettiva più ampia.
La consapevolezza permette di trascendere il concetto tradizionale di karma,nega di dover ripetere una sequenza già nota,aiuta a essere liberi dalla necessità di dover soffrire
Weiss afferma per esempio che,nei casi di violenza sessuale “in quei momenti l’anima non corre alcun pericolo.Lo spirito è indistruttibile e immortale”
Se c’è un blocco creativo la terapia a volte può far risalire alle sue origini in una vita precedente e nel contempo rimuoverlo schiudendo nuovi orizzonti di creatività,forza e libertà(Weiss riporta il,caso di un brillante avvocato che migliora un senso di disagio esistenziale rivivendo una vita precedente in cui era uno schiavo di colore).
Il percorso terapeutico della past life therapy va comunque fatto con cautela facendo precedere il trattamento da accurata anamnesi per valutare la problematica e la personalità del paziente,e va completato con esercizi di meditazione e autoipnosi da eseguirsi a domicilio.
Riportiamo le opinioni di altri ipnotisti riguardo alla regressione alle vite precedenti.
Secondo Pacciolla, le principali ipotesi per poter spiegare il fenomeno delle regressioni a vite precedenti durante la trance ipnotica sono: a) la telepatia; b) la fantasticheria; c) la dissociazione mentale; d) la memoria genetica.
a) Secondo l’ipotesi della telepatia, le presunte informazioni vengono trasmesse (inconsapevolmente)dall’ipnotizzatore al soggetto. Oppure il soggetto si unirebbe con il presunto campo di informazioni, dal quale sarebbe in grado di assimilare a distanza tutti i contenuti che emergono in ipnosi.Non esistono, ad oggi, dimostrazioni valide a sostegno di questa teoria.
b) All’ipotesi della fantasticheria è stata dedicata molta attenzione da parte di molti studiosi (E.R. Hilgard,F.Granone)“le regressioni nelle cosiddette vite anteriori avvengono in soggetti particolarmente fantasiosi, che di solito utilizzano per questo ricordi del passato o inventano di sana pianta situazioni di cui si fanno protagonisti”. Alcuni spiegano le esperienze di reincarnazione in trance ipnotica con l’incapacità di distinguere un’informazione mai conosciuta da una dimenticata.
c)secondo la teoria che si basa sulla dissociazione mentale alcuni soggetti, attraverso una vera o presunta regressione a una vita precedente, riescono a risolvere il proprio problema.In questo caso si tratterebbe di una fuga psichica come difesa da una realtà inaccettabile (difesa dissociativa)In questo caso si potrebbe parlare anche di personalità multipla:La personalità multipla dunque potrebbe essere definita come la conseguenza di una dissociazione di una parte dei contenuti della mente, a scopo adattivo, per gestire situazioni particolarmente traumatiche e stressanti, (ad esempio un incidente, un abuso sessuale o fisico vissuto nell’infanzia, il fallimento delle relazioni familiari ecc), verso le quali il soggetto non sarebbe stato in grado di far fronte con i suoi consueti modi di affrontare la realtà, specie se avvenute nei primi anni di vita.La creazione di personalità multiple potrebbe essere la conseguenza di una forma elaborata di rifiuto di certi contenuti psichici, per consentire la salvaguardia di un nucleo sano del Sé, riferendo tutto il vissuto negativo ad altre persone diverse da sé. A. Anderson Evangelista sostiene che: “Certamente la regressione a vite precedenti non può essere altro che una semplice fantasia. Tuttavia, quando un soggetto con questa procedura può avere un acting out, e quindi può ridurre la sua ostilità sentendosi Napoleone, allora non c’è motivo per impedirglielo. Se la fantasia produce dei risultati, c’è da incoraggiarla”.
d)La teoria della memoria genetica si basa sulla possibilità di iscrivere delle informazioni in cellule o molecole organiche e trasmetterle da un organismo all’altro, dopo averle riattivate e utilizzate.
Concludendo,come risulta anche dalla past life therapy di Brian Weiss non è fondamentale dimostrare alla nostra mente, con prove scientifiche, che determinate cose siano sicuramente così, ma è piuttosto importante lasciarci trascinare da queste, con lo scopo di guarire,trovare l’armonia e la pace, arrivare alla spiegazione di ciò che sembra illogico e dare un senso a ciò che sembra assurdo